martedì 10 dicembre 2013

il Tiburlo, tabloid del nord-est romano, continua senza vergogna la sua distintiva guerra agli immigrati, strumentalizzando fatti di cronaca per tentare operazioni di mistificazione e condanna di intere popolazioni immigrate

di Enrico Salvatori, militante radicale, est romano: il Tiburlo, tabloid del nord-est romano, continua senza vergogna la sua distintiva guerra agli immigrati, strumentalizzando fatti di cronaca per tentare operazioni di mistificazione e condanna di intere popolazioni immigrate. Non è difficile notare infatti, come tunisini, romeni e albanesi, occupino nella testata di Guidonia uno spazio marginale, e siano solitamente citati per fatti legati alla cronaca nera, dove conta soprattutto sottolineare la nazionalità e le caratteristiche minacciose. Mentre non abbiamo mai avuto l'onore di conoscere, grazie agli splendidi approfondimenti della stessa redazione, quanto il loro apporto, l'economia del nord-est romano, e la struttura della popolazione -da cui dipende tutto il mercato degli affitti rispetto al quale Guidonia, Marcellina e Tivoli vivono- non si sarebbe potuta reggere in questi anni e, a maggior ragione, per i prossimi anni a venire. Tutto questo, il settimanale che si limita a storpiare i comunicati delle questure, e che durante le elezioni diviene sistematicamente il megafono del candidato che gli sborsa più danari, non ve lo dirà mai.

mercoledì 24 luglio 2013

REFERENDUM RADICALI - AGEVOLAZIONE RACCOLTA FIRME E AUTENTICAZIONE INVITO ALLA CONFERENZA STAMPA

Lunedì 29 Luglio 2013 alle 17,00, a Marcellina, presso l'aula consiliare del Comune di Marcellina, in Piazza Cesare Battisti 14 avrà luogo la conferenza stampa dei Sindaci della Valle dell'Aniene.Area Sabina che intendono agevolare la raccolta e l'autenticazione delle firme necessarie alla presentazione dei quesiti referendari promossi dai Radicali ed altre forze politiche. Il 16 giugno infatti, ha preso il via la raccolta di firme per 12 referendum con le quali si intendono riformare alcune importanti leggi del nostro Paese. I quesiti riguardano la “Giustizia Giusta”e i “nuovi” diritti umani: Immigrazione, Droghe, Divorzio Breve, 8x1000 e Finanziamento Pubblico ai Partiti. I Sindaci precisamente, d'accordo o meno nel merito dei singoli quesiti, hanno un ruolo fondamentale per garantire ai cittadini il diritto di potersi esprimere sui quesiti referendari, per esempio sollecitando ciascun membro del consiglio a raccogliere e ad autenticare le firme, per rendere possibile la raccolta delle 500.000 sottoscrizioni necessarie. L’articolo 75 della Costituzione, prevede infatti che "il diritto a raccogliere le firme non può essere in alcun modo conculcato o limitato da chicchessia, tanto meno dalle istituzioni locali o nazionali che, invece, devono agevolare al massimo l’esercizio del diritto costituzionale (la legge che riguarda il referendum è la n.352 del 25 maggio 1970 e successive modificazioni) Alla conferenza stampa prenderanno parte -Marco Pannella, leader radicale -Rita Bernardini, già deputata radicale Le segnaliamo inoltre i nomi dei sostenitori dei referendum http://www.radicali.it/comunicati/20130609/appello-nostro-impegno-referendum-radicali-giustizia-giusta-libert-democrazia Nonché gli ultimi firmatari: tra i quali i tre Presidenti di Regione, Vito De Filippo (Basilicata), Gianni Chiodi (Abruzzo) Giuseppe Scopelliti (Calabria). Pietro Nicotera, Sindaco di Marcellina Enrico Salvatori, già membro del Comitato di Radicali Italiani Per informazioni Enrico Salvatori 3332767148

giovedì 14 febbraio 2013

Conferenza Stampa di Enrico Salvatori, candidato alla Camera dei Deputati e alla Regione Lazio nella lista Amnistia Giustizia Libertà per Giuseppe Rossodivita Presidente

TIVOLI, 14 Febbraio 2013 Acque Albule, muro di Ponte Lucano e arbitrio nell'azione penale. Nuovi e importanti dossier per la stampa locale Come già preannunciato, farò della mia candidatura un mezzo, per rompere il silenzio attorno ad una questione di malagiustizia, che vede coinvolti tra gli altri, magistrati -non proprio obbligati dall'azione penale- e candidati (già assessori provinciali) di Zingaretti col PD. Domani, venerdì 15 febbraio, alle ore 17, a Tivoli in Piazza Sabucci presso il bar Mignon, si svolgerà una conferenza stampa del candidato Enrico Salvatori con: Mario Staderini: Segretario di Radicali Italiani, Candidato tra i capilista alla Regione Lazio Rocco berardo: consigliere regionale dei Radicali, Candidato tra i capilista alla Regione Lazio Luigi Sabucci: avvocato Luca Teolato: giornalista de Il Fatto Quotidiano Enrico Salvatori: radicali italiani, candidato alla Camera e alla Regione Lazio Nel corso della conferenza stampa verranno consegnati nuovi e importanti dossier per la Stampa. --- enrico salvatori 333 2767148

mercoledì 21 novembre 2012

Marcellina (Roma) rischia di sprofondare. I cittadini non lo sanno. In esclusiva la mappa geologica con le zone a 'grave rischio'

Di seguito, a disposizione delle agenzie di stampa, pubblichiamo il testo integrale di un'inchiesta realizzata da Enrico Salvatori, membro del Comitato Nazionale di Radicali Italiani A Marcellina (Roma) ci si prepara ad una grande opera di edilizia pubblica. Sono in progetto 20 nuovi alloggi Ater per una spesa pari a 2 milioni di euro. Si continua a costruire quindi, nonostante il territorio sia a grave rischio sprofondamenti -con conseguente crollo di edifici- in almeno 11 aree del centro abitato. Nel palazzo di via Cesare Battisti però, le analisi e le indicazioni degli scienziati sui casi di sinkhole -il nome tecnico degli sprofondamenti- sono scomparse. Ad una rischiesta di accesso agli atti di chi scrive infatti, i tecnici comunali, costretti a lavorare in stanze strette come tuguri, sono riusciti a tirar fuori dalle cartacce soltanto una relazione geologica generale che risale al 1986, quando il fenomeno di sprofondamento catastrofico non era ancora conosciuto nè dagli scienziati, tantomeno dagli abitanti del piccolo paese della Campagna romana. Ma la mattina del 25 Gennaio del 2001, nella piana di Pozzo Grande a Marcellina, a pochi chilometri dalle prime abitazioni, si è aperta una voragine improvvisa profonda circa 15 metri -ora in parte colmata di acqua- e larga 40. Immediatamente la zona viene monitorata e studiata da scienziati e geologi di ogni ordine e dipartimento. Il sinkhole di Marcellina (Roma), insieme a quello di Gissi (Chieti) -dove si era verificato un dissesto analogo- diventa un caso unico in Italia, 'straordinario', da portare nelle Università come esempio negativo di ignoranza e malagestione del territorio. I Geologi Di Filippo e Di Nezza, nella relazione "Marcellina e Gissi, origine naturale e antropica dei sinkhole (2009)" scrivono infatti: "...la veloce antropizzazione in questa parte della Campagna romana, negli ultimi decenni, ha portato alla trasformazione e alla denaturalizzazione del territorio senza considerare minimamente le conseguenze che avrebbero generato le incaute carenze di informazioni del territorio(...) Un primo segnale di questo disequilibrio è avvenuto a Pozzo Grande, Marcellina (Roma)(...) La sconsideratezza dell'uomo, potrà portare al ripetersi di tali fenomeni, in quanto le condizioni di sprofondamento persistono e i processi di edificazione continuano sempre più incessanti..." Un debito politico quindi, di disciplina urbanistica, che come tutti i deficit di regole, rischiano di trascinarsi dietro una strage di vite umane. Per non contare l'enorme spesa pubblica che verrebbe impegnata per la messa in sicurezza degli edifici, una volta crollati o danneggiati. Ma ancora una volta, il giudizio dei geologi è 'severo' con chi aveva l'obbligo di regolamentare le edificazioni e le previsioni sono 'allarmanti' : "...per quanto riguarda l'abitato di Marcellina è l'uomo stesso che, con l'incauta gestione del territorio, quanto mai attuale, ha creato quelle condizioni per le formazioni a rischio sinkhole(...) In particolare per quest'ultima area, i corsi d'acqua a carattere torrentizio, che nascono sui Monti Lucretili da sorgenti poste intorno ai mille metri di quota, dopo un percorso di alcuni chilometri, anche 6-7km, arrivano alle pendici dei rilievi intorno a 180-200 metri di quota. Questi torrenti per decenni non hanno portato acqua , che scorreva nell'alveo naturale al di sotto della tubazione, dopo una pioggia di diversi giorni, può diventare completamente saturo, anche in seguito di un aumento delle precipitazioni e ,pertanto, provocare una sovrapposizione del corso torrentizio interrato ed intubato nel centro abitato. Marcellina, piana di Pozzo Grande. E' già avvenuto nel 2001 e potrebbe avvenire in seguito" Gran parte del territorio italiano, però , sembra appunto essere interessato da tali fenomeni. Soprattutto appare evidente che in molti casi -non dolosi- sia la scarsa conoscenza dell'ambiente e delle condizioni geologiche del sottosuolo a crearne le condizioni. L'effetto del tombamento negli anni '40 di un vecchio canale di deflusso delle acque proveniente dalle montagne, ha creato nella zona di Pozzo Grande, un acquifero sotterraneo che lentamente ha fatto sprofondare il terreno. Viene da chiedersi se prima di recepire il "piano casa" o altri strumenti di cementificazione inconsapevole, le amministrazioni locali dovrebbero, di concerto con le Regioni, studiare dei piani di 'messa in sicurezza' degli abitati e , magari, di rottamazione edilizia. Ma nel caso specifico di Marcellina, queste zone a rischio sprofondamento quante e quali sono ? Trovate la carta sconosciuta dai cittadini e 'scomparsa' dalle stanze del Comune, in fondo alla pagina. 'Maldicenti' sostengono che qualcuno l'abbia 'occultata', per semplificare autorizzazioni e procedure in un paese che continua a svilupparsi a 'macchia di leopardo'. Sta di fatto che questo tipo di documenti, come tutti gli atti pubblici, dovrebbero essere, soprattutto in situazioni di emergenza come quella appena raccontata, pubblicizzati e a disposizione di ognuno. Le aree a rischio sinkhole sono state evidenziate in blu e in blu più scuro dove il rischio risulta più elevato. *Adattamento Carta di ubicazione aree a rischio sinkhole al Piano regolatore a cura di Alessandro Bruccoleri. Il caso di Sinkhole nella piana di Pozzo Grande, Marcellina 2001

mercoledì 7 novembre 2012

Guidonia: la subsidenza non si ferma. Per i geologi si rischia la catastrofe. Ma i radicali avanzano risposte politiche concrete e di 'conversione ecologica' delle aziende di travertino.

Dichiarazione di Enrico Salvatori, membro del Comitato Nazionale di Radicali Italiani e punto di riferimento dei 'Radicali nelle città del nord est romano' Si è appena concluso a Roma l'XI Congresso di Radicali Italiani che ha visto approvare a larga maggioranza una mozione particolare, prima firma Enrico Salvatori, per imporre regole certe su scala nazionale e favorire la conversione ecologica delle attività di cava e torbiera. La mozione, elaborata grazie anche ai dati sulle attività di cava di Legambiente, nasce come risposta politica al dissesto idrogeologico della Piana dei travertini di Guidonia e di Tivoli, ma impegna il movimento su territorio nazionale a favorire l'adeguamento dei canoni di concessione alla realtà anglosassone che prevede una tassazione del 20% sulle attività di estrazione, contro lo 0% di Regioni come la Calabria o il 4% di altre Regioni italiane, che hanno comunque entrate ridicole rispetto al volume d'affari del settore. Nel Lazio il rapporto tra le entrate degli enti pubblici e il guadagno delle aziende è infatti di 1 a 40. Il Regno Unito -paese storicamente liberista -, ha introdotto nell'Aprile del 2002 l'imposta sull'estrazione di sabbia e ghiaia da cava (Aggregate Levy), corrispondente al 20% del prezzo medio di mercato, per porre un freno all'aggressione ambientale e favorire un settore innovativo come quello del recupero degli interti, che tra l'altro, favorisce più occupazione. Adattando i canoni di concessione italiani alla realtà anglosassone ,arriveremmo infatti ad un'entrata totale di circa 570 milioni di euro, più di 10 volte di quello che viene incassato effettivamente con le attuali tariffe; E' questa quindi l-nello specifico- l'unica risposta politica al dissesto idrogeologico di Guidonia e Tivoli. Mentre apprendiamo dalla rassegna stampa locale, che i sindaci del nord est romano si apprestano infatti a chiedere al Governo di decretare l'ennesimo Stato di Emergenza, magari per spendere altri 60 milioni di euro nella ristrutturazione delle abitazioni colpite dal dissesto, i radicali avanzano l'unica risposta politica e di 'conversione aziendale' concreta, per porre fine allo sfruttamento delle risorse ad opera delle 80 aziende di travertino e delle acque termali che secondo tutti gli studi geologici, di parte e non, sono i responsabili dell'ormai non più recuperabile disastro ambientale del nord est laziale. Il link alla mozione http://www.radicali.it/contenuto/mozioni-particolari-ed-emendamenti-xi-congresso-2012

martedì 9 ottobre 2012

Regione Lazio: su Guidonia e Tivoli pesa un grave debito economico ecologico e politico

Dichiarazione di Enrico Salvatori, membro del Comitato Nazionale di Radicali Italiani e punto di riferimento dei Radicali nella Provincia di Roma La Regione si scioglie, se ne va. Ma i debiti restano. E ai cittadini Polverini e Co. fanno marameo. Basta farsi un giro a venti chilometri da Roma, a Guidonia, la città dell'aria, per fotografare uno dei più scottanti casi di dissesto economico, ecologico e politico che l'ente si porta a casa. Era il Febbraio del 2007, quando il CERI – Centro di Ricerca per la Previsione, Prevenzione e Controllo dei Rischi Geologici- in seguito ai cedimenti strutturali di abitazioni, fabbricati chiese e strade, ed alle oscillazioni della falda nei comuni di Guidonia e Tivoli, dichiarava in un documento inquietante che nei comuni di Guidonia e Tivoli ci si trovava in una "situazione di criticità tale da imporre l'assunzione di provvedimenti urgenti ed indispensabili per la tutela della pubblica e privata incolumita". Per concludere spiegando chiaramente, in perfetta sintonia con uno studio di due anni prima del prof. Nolasco, che le cause del dissesto idrogeologico non erano da ricondurre a cambiamenti naturali, ma ad un consumo scellerato e pericoloso delle risorse ambientali, da parte di società che sfruttano le Acque sante e il Travertino romano. Guidonia è infatti il più grande centro di produzione e coltivazione delle cave di travertino nel Lazio, con 80 aziende circa che si occupano della coltivazione, della lavorazione e dell'esportazione della roccia calcarea famosa in tutto il mondo. Se nel Lazio il fatturato complessivo delle imprese di escavazione è di 350 milioni di euro – pari al 3% del Pil del Lazio- solo Guidonia e Tivoli raggiungono i 220 Milioni di euro. La Regione Lazio, in vent'anni, mai si è presa l'onere di governare questo problema. Anzi, prima ha "sgovernato" le attività di estrazione approvando proroghe prorogabili, poi scaricando nelle mani dei sindaci le responsabilità di concessione delle varie autorizzazioni -in un territorio che in passato, tra l'altro, è stato protagonista di conflitti d'interesse agghiaccianti. Ora i cittadini sono sul piede di guerra. Quasi 200 famiglie aspettano i contributi "smarriti nelle stanze della Regione e del Comune" per tornare a vivere in sicurezza nelle loro abitazioni, dopo che la Regione aveva dichiarato lo stato di calamità e Berlusconi, l'ennesimo Stato di Emergenza Nazionale. Ne parleremo il 12, 13 e 14 ottobre presso la sede di via Torre Argentina durante i lavori del Comitato nazionale di Radicali Italiani, con Emma Bonino, Marco Pannella e gli altri militanti e dirigenti radicali. Ne parleremo inserendo la questione nel dibattito generale, per trovare delle soluzioni di Governo a quello che forse è il più grande debito economico, ecologico e politico che la regione si porta a casa.

mercoledì 10 agosto 2011

Radicali diffidano il Commissario Prefettizio del Comune di Marcellina (Roma) per mancata istituzione registri testamento biologico

DIFFIDA


Al

Commissario Prefettizio del

Comune di Marcellina

Dott.ssa Maria Pia DE ROSA

Piazza Cesare Battisti, 14

00010 MARCELLINA (RM)



ATTO DI SIGNIFICAZIONE E DIFFIDA



Il sottoscritto Sig. Enrico Salvatori, nato il residente in via , iscritto nelle liste elettorali del Comune di Marcellina (RM);

p r e m e s s o

che con delibera n. 38 del 16 luglio 2010, pubblicata il successivo 15 ottobre 2010, il Consiglio comunale di Marcellina istituiva un registro di raccolta dei testamenti biologici (c.d. dichiarazioni anticipate di volontà);

che tale registro è riservato ai soli cittadini residenti nel Comune di Marcelina ed ha come finalità di consentire l’iscrizione nominativa, mediante autodichiarazione di tutti i cittadini che hanno redatto una dichiarazione anticipata di trattamento con indicazione del notaio rogante ovvero fiduciario e/o depositario, alloo scopo di garantire la certezza della data di presentazione e la fonte di provenienza;

che nella stessa delibera veniva dato atto che “la Giunta Comunale provvederà all’adozione dei successivi provvedimenti per l’organizzazione del registro e conseguenti modalità operative”;

che nonostante l’espressa indicazione contenuta nella citata delibera, la Giunta Comunale non ha mai adottato i provvedimenti relativi al neo istituito registro e/o alle modalità della sua pratica utilizzazione;

che il prolungato e reiterato comportamento omissivo della Giunta comunale sta rendendo di fatto impossibile ai sottoscritti cittadini la fruizione di un servizio istituito ormai più un anno fa;

che ad aprile scorso, dopo al dimissioni del Sindaco e di dieci consiglieri comunali, si è insediato nel Comune di Marcellina il Commissario Prefettizio, dott.ssa Maria Pia De Rosa;

che i provvedimenti relativi alla organizzazione del registro e sue conseguenti modalità operative sono atti obbligati, imposti dalla citata delibera comunale e rientranti nella ordinaria amministrazione;

che gli stessi pertanto possono essere adottati anche dal Commissario Prefettizio;

che ogni ulteriore ritardo nella loro emanazione, oltre ad essere illegittimo, provoca un danno ai sottoscritti cittadini che intendono avvalersi del registro di raccolta dei testamenti biologici (c.d. dichiarazioni anticipate di volontà).

Tutto ciò premesso e considerato, i sottoscritti, con il presente atto,

s i g n i f i c a n o

che la perdurante mancata adozione dei provvedimenti relativi alla organizzazione del registro di raccolta dei testamenti biologici (c.d. dichiarazioni anticipate di volontà) e delle sue conseguenti modalità operative, impedendo ai cittadini di Marcellina di poter usufruire di un servizio così come predisposto dalla delibera comunale n. 38 del 16 luglio 2010, concretizza un abuso funzionale contrario agli interessi tutelati dall’art. 97 della Costituzione quali il buon andamento e l’imparzialità di un pubblico servizio;

che in tale condotta omissiva sono ravvisabili, ad avviso degli scriventi, gli estremi di più fattispecie penali, fra le quali quella prevista e punita dall’art. 323 del codice penale (omissione di atti d’ufficio);

d i f f i d a n o

il Commissario Prefettizio, dott.ssa Maria Pia De Rosa, ad immediatamente porre in essere tutti gli adempimenti, propri della sua specifica funzione – necessari al fine di garantire il corretto funzionamento del registro di raccolta dei testamenti biologici (c.d. dichiarazioni anticipate di volontà); preavvertendolo che, in difetto, i sottoscritti adiranno le vie legali nelle competenti sedi per ottenere la piena e puntuale realizzazione di quanto stabilito con la delibera n. 38 del 2010.

Marcellina, 05/08/2011

Enrico Salvatori assistito dall'avvocato Alessandro Gerardi